Cresce il Mobile, cresce. I numeri di un’analisi di Forrester Research dicono che, sì, da dekstop si ha la più alta percentuale di accesso ai vari social network, ma dice anche che è da Mobile che si registra il più alto tasso di engagement da parte degli utenti. Meno distrazioni, più attenzione sugli elementi dello schermo (più piccolo) e il gioco è fatto: smartphone e tablet assicurano un impegno maggiore da parte di chi naviga.
Prendete Facebook, ad esempio. In almeno 16 occasioni al mese accade che gli utenti scelgono di entrare nella piattaforma per 4 volte in un solo giorno. E vi passano, nel complesso, almeno mezzora. Che se ci pensate, sono dati piuttosto rilevanti e la dicono lunga sulla necessità – perché di necessità si tratta – di dover controllare, monitorare, curiosare lungo il News Feed, tra foto e post.
Ancora più impegnati sono gli utenti di Pinterest: entrano fino a 5,9 volte al giorno sul sito sfruttando l’applicazione. Il tempo trascorso è praticamente pari a quello di Facebook. Mica poco, soprattutto se compariamo il totale degli utenti iscritti, di quelli attivi mensilmente e, in generale, delle distanze tra un social e l’altro.
Cosa viene pubblicato?
Foto e video, naturalmente. Questi contenuti hanno una probabilità molto maggiore di essere pubblicati da smartphone. Ce lo dice anche il successo di applicazioni come Instagram o Vine. Solo dallo smartphone viene postato il 46% dei contenuti multimediali, mentre dal PC siamo al 34%. Il discorso vale anche per gli aggiornamenti testuali, però. Qui siamo al 59% contro 48%.
E la lettura
Anche su questo versante l’attenzione sul Mobile risulta essere maggiore. Il 40% degli utenti da tablet è più propenso a condividere messaggi che arrivano dai brand. Quindi dalle Pagine. Tra l’altro il 36% degli utenti che si collegano da smartphone fa lo stesso, mentre da desktop scendiamo fino al 28%.
Significa, in termini generali, che il Mobile tiene viva l’attenzione degli utenti, che restano concentrati sul contenuto e sono meno distratti da altre schede, advertising e quant’altro. Il tempo al PC è diverso dal tempo sullo smartphone. Il primo è più dispersivo. Il secondo, grazie anche ai mini-ambienti creati dalle applicazioni, rende più chiusa, limitata l’esperienza delle persone.
La vostra esperienza è in linea con questi dati?