Tutti i social network hanno diversi tool per cercare di massimizzare al meglio il lavoro sul web, per provare a tracciare il lavoro e per tentare di arrivare a delle statistiche finali utili.
Facebook, a dire il vero, il tool lo ha al proprio interno. In che senso? Nel senso che gli Insight di questo social network per le le pagine Fan, se gestiti e visualizzati nel modo giusto, sono molto più di un tool, per almeno due motivi:
- sono già insiti nel social stesso
- le statistiche sono perfettamente integrate tra loro perché appartenenti ad un unico contatore
Qualsiasi gestore sia entrato negli Insight, si sarà reso conto che c’è davvero di tutto e i dati disponibili per l’esportazione sono davvero infiniti. Cerchiamo quindi di fare un po’ d’ordine per evitare che il tutto diventi troppo pesante, sia per noi, sia per il cliente al quale dovremmo preparare un nostro report sui risultati ottenuti nel tempo.
Uno dei grafici più interessanti è sicuramente il seguente:
In questo modo riusciremo a comprendere al meglio il numero di persone che siamo in grado di raggiungere per ottimizzare al meglio il nostro lavoro. Infatti, nella sezione Insight vengono mostrati dati dettagliati relativi a ciascun post della vostra Pagina per capire quante persone sono state raggiunte dal nostro post.
Sotto la voce “portata” avrete il numero di singole persone che hanno visto il post, mentre gli “utenti coinvolti” sono le persone che hanno cliccato su un qualsiasi punto del post. Con la voce “persone che parlano di questo argomento” si prende in considerazione il numero di singole persone che hanno creato una notizia dal nostro post (“mi piace”, risposta ad una domanda, risposta ad un evento). Da non sottovalutare poi la “diffusione”, un numero percentuale che considera il numero di persone che ha visto il post.
Nel “grande Oceano” delle metriche di Facebook bisogna, però, cercare di capire quali sono le più utili ed immediate per noi, perché, come diceva Einstein: non tutto ciò che è può essere contato conta, e non tutto ciò che conta può essere contato”.
Prima di tutto ogni quanto tempo paragonare gli Insight per verificare la nostra crescita? Ogni mese potrebbe essere la scelta giusta, in modo da avere metriche fisse. Poi sarebbe utile dividere elementi riguardanti la Pagina e quelli riguardanti i singoli post. Per quanto riguarda la Pagina prendiamo in considerazione: i “mi piace” della pagina, le “persone che parlano di questo argomento”, “le persone raggiunte”, la “viralità” dei contenuti, la “scheda portata” e la “frequenza”.
Con questi dati potremo facilmente renderci conto dei seguenti risultati generati dai nostri posts:
- Numero di clic generati (engaged users)
- Persone che hanno condiviso e parlando di questo argomento (talking about)
- Persone che hanno scoperto i nostri contenuti originali
- Numero di visite (impressions)
Da non sottovalutare poi ci sono i dati demografici sui nostri fan, diventati ora molto più importanti dopo l’introduzione della targetizzazione dei posts.
Come si può notare la maggior parte dei “fan” di questa pagina sono donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni, ma, al contempo, guardano nella sezione “persone che parlano di questo argomento” ci si accorge che coloro che parlano di questa azienda sono soprattutto persone tra 35 e 44 anni.
Da ciò si potrebbe prendere in considerazione di adeguare i post ad un pubblico un po’ più maturo, senza però tralasciare completamente gli altri, dato che l’equilibrio nel grafico è palese.
Bisogna sempre essere regolari nel visitare questi Insight per cercare di tenere la situazione sotto controllo e non ritrovarsi spaesati quando ci si entra dopo tanto tempo.
A nostro avviso questo complemento è davvero molto completo per essere gratuito, ma va utilizzato nel modo giusto, soprattutto quando lo si utilizza per mostrare i risultati ai propri clienti, in quanto potremmo rischiare di entrare in dati troppo complessi e di difficile comprensione. Qualora doveste avere delle incertezze ricordatevi sempre che avete a disposizione una guida di 15 pagine fornita da Facebook stesso all’interno della stessa sezione Insight:
E voi quali dati prendete in considerazione?
eheheh siete i primi che sento parlare bene di fb insight 🙂
a mio parere fa pietà…ma pietà forte!
Ciao Paolo! Mi interesserebbe sapere bene in cosa consiste la pietà, così da poterne parlare 🙂
Ciao Angelo, senza stare ad aprire un dibattito, gioca un po con Google Analytics, poi passa ad fb Insght e gioca un po anche li…Vedrai che capisci da solo cosa intendo per pietà 😀
è lento, latenza da sonnolenze, dati incompleti, selezioni dei periodi solo come vuole fb…dai…questi strumenti devono semplificare la vita, non complicarla! Google ha ancora mooooolto da insegnare ai dilettanti di fb…Cmq è solo il mio modesto parere…
Sono d’accordo sul fatto che ci siano alcuni dati siano incompleti e che Google sia messo meglio. Ma come ho spiegato nell’articolo, presenta alcuni fati che, se selezionati, possono andar bene in diverse occasioni. La vita la semplifichi, a volte, anche selezionando. Anche questo è un mio modesto parere 😉
Ciao 🙂
sono d’accordo con te sul fatto che tra i tanti possibili strumenti di terze parti, le Insights di Facebook sono un buon tool: facilmente comprensibili e accessibili sono utili per avere un’idea abbastanza dettagliata sul lavoro che si sta facendo e sulle decisioni da prendere per intraprendere azioni mirate, fondamentalmente migliorare la strategia sui contenuti ed avere maggiori interazioni.
I dati che prendo in considerazione io, infatti, sono più o meno quelli segnalati da te (portata, diffusione, viralità ecc.) da incrociare sia con i dati demografici che con i dati specifici di ciascun post: questi ultimi in particolare ci aiuta no a capire su quali contenuti puntare di più in accordo con i gusti dei fan della pagina in esame!
Come dici tu, possono andar bene in diverse occasioni, nel caso di brand molto grandi però sono necessariamente da integrare con strumenti più elaborati 🙂
Grazie mille per il commento! Mi interessava molto sapere quali dati prendessero in considerazione gli altri…