I social network come alleati, soprattutto in azienda.
Magari lo sapevate già, ma è ciò che viene suggerito da un’indagine di Logotel e del Centro Formazione Management del Terziario, che verrà presentata il 24 Maggio prossimo a Milano in occasione del Weconomy Day, e che ha preso in esame il rapporto in Italia tra aziende e servizi 2.0 in rete.
Secondo l’analisi questa è la classifica degli strumenti offerti dal web più utilizzati in azienda:
- Skype (48%)
- Linkedin (36,8%)
- Facebook (29,8%)
- Youtube (26,4%)
- Wiki (19%)
- Blog aziendali (17,3%)
“La vecchia impresa fordista basata su una visione e gestione egocentrica non ha nulla da raccontare”, è il commento degli analisti del CFMT (Centro Formazione Management del Terziario).
Secondo gli esperti “L’impresa del futuro è quella che democratizza i processi gestionali, co-progetta e stimola questa preziosissima massa critica di talento collettivo verso la creazione di valore nelle reti globali”.
Poi, si sa, non basta essere sui social network perchè la propria azienda spicchi il volo. Ecco perchè il modello di business della società che opera e si promuove in rete ha bisogno di seguire alcune regole, come ricordano gli addetti ai lavori di CFMT:
- Raccontare chiaramente la promessa della piattaforma ai partecipanti (69%)
- Garantire una radicale trasparenza sulle decisioni chiave e sui financial metrics (58,8%)
- Creare o eleggere una community governance board, così da orientare e revisionare le principali decisioni politiche e strategiche (45,9%)
A dirla tutta, comunque, quello che emerge dal rapporto del Weconomy Day appare ancora troppo ottimistico per una realtà, quella italiana, in cui il rapporto socialmedia-business si muove, ma solo a piccoli passi.