Facebook: più controlli sulla privacy – Cosa cambia in termini di Marketing?


Il tema della privacy è sempre stato tra i più dibattuti su Facebook. Cosa dire? Cosa pubblicare? Cosa nascondere? Da sempre Facebook ha tenuto l’argomento – e soprattutto le impostazioni correlate – in una sorta di zona grigia. Ovvero: ha sempre reso disponibili per gli utenti una serie di opzioni per gestire la privacy, ma al tempo stesso ha scelto, di default, di mostrare tutto a tutti. Buona parte degli iscritti, dunque, non si preoccupava di ciò che stava pubblicando e di ciò che concedeva, in termini di visibilità, agli altri.

Come riporta il blog 60 Second Marketer, però, ora le cose starebbero per cambiare. Con effetti anche in termini di informazioni concesse al marketing. A chi su Facebook ci lavora.

Visibilità dei post

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Dal Maggio scorso, innanzitutto, i post pubblicati non prevedono più una visibilità “Pubblica” nel momento della pubblicazione. I soli amici possono vederli, a meno che non sia l’utente a modificarne la portata. Questo ha ripercussioni tanto sulle applicazioni di monitoraggio dei contenuti – riducendo la possibilità di generarne di nuovi ad hoc basati su target specifici -, quanto su attività di ricerca interne a Facebook, in particolare riguardanti gli hashtag.

Promemoria automatici

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Facebook mostrerà agli utenti messaggi automatici, a cadenza costante, a mo’ di promemoria per l’aggiornamento delle impostazioni sulla privacy. Nel tentativo, quindi, di sensibilizzare maggiormente la propria base di iscritti.

Gestione dell’advertising

Ogni utente avrà accesso, ora, a quello che viene definito “Ad Profile“. Ovvero tutta quella serie di informazioni che l’iscritto intende fornire perché vengano poi utilizzate con finalità di marketing (advertising, ecc). Non si parla solo di notizie strettamente personali, ma anche di gusti, interessi e quant’altro. Il controllo è maggiore. Giusto, anche se cambierà inevitabilmente le strategie (e l’efficacia?) pubblicitarie sulla piattaforma.

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Inoltre sarà possibile anche bloccare determinati annunci, magari provenienti da Pagine specifiche. Questo, perché a Menlo Park hanno dovuto necessariamente mettere le mani sul sistema che tracciava il comportamento degli utenti, sulla piattaforma e fuori, offrendo annunci mirati. Che va anche bene, ma che deve comunque essere qualcosa di gestibile dagli utenti.

Login anonimo per le app

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Riconoscendo il disagio che molte persone avvertono nel condividere determinate informazioni quando accedono ad applicazioni esterne sfruttando il loro profilo, Facebook ha previsto ora un login anonimo.

Le novità sono molte, alcune dal forte impatto sulla comunità degli iscritti.

Che effetti credi possano avere sul lavoro dei marketer su Facebook?

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