Facebook e il suo motore di ricerca: “lo faremo”


Zuckerberg-Disrupt

Ha parlato al Disrupt, Mark Zuckerberg. Un po’ di tutto: Facebook Phone, Borsa, Instagram. E poi di voce che circola da tempo: a Menlo Park faranno un motore di ricerca.

Glielo chiedono da un po’, ai tipi di Facebook. Dal comparto Engineering avevano smentito seccamente a fine Luglio. Ora Zuckerberg riapre le porte.

“Facebook è in una posizione unica per rispondere alle domande che le persone hanno. Ad un certo punto lo faremo. Abbiamo un team che lavora su questo progetto”. Parole sue, di ieri. Alle quali ha aggiunto che gli utenti dovranno guardare al social network, in futuro, come ad una piattaforma dove trovare le giuste risposte“I motori di ricerca sono in continua evoluzione”, ecco perché Facebook punterà a dare risposte personalizzate. Un po’ lungo la strada che Google ha intrapreso da tempo, ormai.

Facebook ha la mole di informazioni giusta per partire forte, è vero.
Se riuscisse a sfruttare questi dati, avrebbe un motore di ricerca bello e pronto.

Questo non vuol dire, però, riuscire a far tremare Google. Che dalla sua ha G+, ha il motore di ricerca più noto e utilizzato al mondo, ha Chrome e Android, ha tutta la serie di servizi che hanno reso famoso, famosissimo l’universo di Mountain View. Che lo hanno reso solido e dunque difficilissimo da far vacillare. Potrebbe essere un’impresa impossibile, anche per Facebook.

Senza contare i limiti ‘interni’. Facebook è, in pratica, una gabbia d’oro. E nulla garantisce ad un motore di ricerca il successo, all’interno di una struttura del genere. Nulla.

Ma Zuckerberg ci proverà.
Lo ha detto ieri. Lo farà domani.

Come finirà?

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