A Menlo Park, e non solo, la sfida si combatte a suon di contenuti. E di advertising, soprattutto. Accade così che Zuckerberg e il team di Facebook decidano di investire su una nuova piattaforma pubblicitaria da offrire agli inserzionisti. Potenziali e già presenti. Un nuovo modo per centrare il target, per mirare agli utenti e raggiungerli con contenuti specifici, annunci, offerte. Un nuovo modo per vendere, in sostanza.
Il Wall Street Journal ha scritto dell’argomento in queste ore. Il nome da appuntare è Atlas. Un servizio che sarebbe in grado di raccogliere dati sugli utenti all’interno di Facebook, ma anche sfruttando terze applicazioni sulle quali verrebbero mostrati, allo stesso modo, gli annunci pubblicitari. Sarà inoltre possibile acquistare spazi pubblicitari mirati, in questo caso la sezione sarà denominata “bidder”.
In sostanza il ruolo di Atlas sarà quello di ottimizzare l’investimento degli inserzionisti, facendo in qualche modo fruttare l’enorme base di utenti sulla quale possono contare a Menlo Park. Si è letto di una sfida (seppure indiretta) lanciata a Google, che però di advertising vive da tanto, troppo tempo. Ha piantato le radici in tutto il web, Google. E sarà interessante capire che in che misura Facebook e il suo Atlas saranno in grado di intralciare il dominio.
L’obiettivo di Zuckerberg è puntare dritti al mobile, più che a qualunque altro fronte. Tradotto: tracciare i comportamenti degli utenti, pur tenendoli anonimi, per capire da quali piattaforme vengono eseguiti gli acquisti, con quale sistema operativo (iOS, Android, ecc) e così via.
Da Facebook commentano così la notizia:
“Il più grande impatto di questa piattaforma sarà proprio sul mobile. Le persone trascorrono più tempo sullo smartphone che sul PC, ma sappiamo ancora troppo poco perché da mobile i cookie non funzionano. Atlas potrebbe finalmente permetterci di aumentare la raccolta pubblicitaria che passa da questi devices”.
Tempi di lancio: Atlas dovrebbe fare la sua comparsa a fine mese, a seguito di una presentazione nell’ambito dell’Advertising Week di New York.