Sapete che stiamo analizzando più di 100 video che insieme superano i 10 milioni di visualizzazioni? Una cifra importante per fare un’analisi ancora migliore! E tu puoi vedere questi dati in diretta, partecipando all’hangout di questo venerdì, alle ore 21. Ecco il link per accedere.
E pensare che Matteo Salvini ha fatto gli stessi numeri con un solo video, la settimana scorsa: 274.000 condivisioni e 10 milioni di view. Incredibile!
Quanto avrà guadagnato Facebook grazie a un video di Mediaset?
E quanto tempo ci metterà Mediaset a fare causa a Facebook, come ha fatto con YouTube in passato? E quante visite in più avrebbe fatto il video, se fosse già attiva l’integrazione con Whatapps?
Scopriamolo con le ultime notizie sui social!
Le news da Facebook
Ebbene sì, Facebook si appresta a integrare all’interno dei feed il famoso servizio di chat, per ora solo su Android.
Quindi, dopo l’attivazione delle chiamate, su Whatsapp ci troveremo anche i contenuti di Facebook. Il social di Zuckemberg è quello che si sta muovendo più rapidamente in questo periodo, mentre gli altri arrancano con piccoli miglioramenti.
Le news da Twitter
Twitter ha da poco introdotto la possibilità di aggiungere del testo quando si effettua un ReTweet, cambiando un po’ il senso di questa azione: il Tweet originale compare ora come una citazione.
A questo punto nella Timeline si può interagire con il Tweet originale solo effettuando un click in più, rischiando di ridurre la condivisione di un contenuto. Mossa positiva o negativa?
Molto bello invece il restyle della pagina hashtag segnalato da Maria Pia De Marzo: c’è un nuovo menù con i Top Tweet, quelli Llive, gli account più importanti, foto, video e ulteriori filtri per personalizzare meglio i dati. Ovviamente Twitter mira ad aumentare l’interazione, è sempre una sfida per i social che sono in costante studio per riuscirci.
Le news da Pinterest
Pinterest, grazie ai miglioramenti del feed dei contenuti in home, è riuscito ad aumentarla del 20%. Dobbiamo dire grazie a Pinnability, algoritmo nato dall’insieme dei metodi di machine learning che si occupano di predire i contenuti che gli utenti sarebbero più propensi a pinnare.
Prima dell’applicazione di questo algoritmo, i contenuti venivamo mostrati semplicemente in ordine cronologico e quindi magari un contenuto per noi interessante finiva in basso. Loggandoci oggi vedremo in alto i contenuti che secondo Pinterest siamo più propensi a pinnare.
Ecco l’annuncio ufficiale. Devo fare i complimenti a Pinterest per la chiarezza: è raro vedere aziende in questo campo che condividono in modo così preciso i loro algoritmi.
Hashtag e interazioni come sono correlati?
A proposito di interazione c’è un interessante post su Marketing Arena che evidenzia il rapporto tra l’uso di hashtag e l’engagement nei vari social. Vanno sempre contestualizzati, ma è curioso notare come su Twitter usare 1-2 hashtag aumenta l’interazione, mentre usarne di più l’abbassa. Questo comportamento vale su tutti i social, più hashtag usiamo più sembrerà spam. Tranne uno: instagram.
L’interazione migliore si ottiene usando 11 hashtag. Il dato è clamosoro, perché si parla del 79% in più, mentre usando solo un hashtag in meno, ovvero dieci, abbiamo solo il 22% in più di interazione.
O c’è un errore, oppure Instagram ha un algoritmo sofisticatissimo che premia lo spam.
L’altra ipotesi è che chi ne mette 11 hashtag usa una dalle varie applicazioni che suggeriscono gli hashtag, come per esempio tag for likes. Lo spam non è mai stato così facile!
News dal mondo dei social-video: Periscope, Meerkat e Streamago!
Passando completamente da una notizia all’altra, lo sapete che Periscope e Meerkat hanno un competitor tutto Italiano? Lo ha segnalato BizUp ed è di proprietà di Tiscali, si chiama Streamago Social e consente di fare la stessa cosa però su Facebook, sia con profili che con pagine.
Bello poter parlare di progetti Italiani, tutti noi insieme dovremmo occuparci di più dei progetti del nostro paese dando spazio nei nostri siti alle loro novità. Dovremmo fare più squadra, siamo troppo concentrati sul nostro orticello, sarebbe bello se invece iniziassimo a farlo in modo spontaneo e senza pretendere nulla in cambio.
Google e gli spoiler: come li combatterà?
Passando invece al mondo Google ho visto un brevetto molto interessante, dedicato ai social network: la lotta agli spoiler.
Se tre amici stanno guardando uno show televisivo, Google determina la percentuale di completamento della visione e quando la persona che lo ha visto tutto scrive un probabile spoiler, i suoi amici lo vedranno nascosto. Ecco qualche dettaglio in più.
Interessante! Però volevo dire una cosa a Google: state tranquilli, se una persona su Google Plus fa uno spoiler, non lo vede nessuno, sono tutti su Facebook. Battute a parte, il contenuto potrebbe finire nei risultati di ricerca di Google e quindi c’è un bel rischio in effetti.
Comunque, se volete usare Google Plus come social ecco due consigli:
- usate bene Hangout creando la vostra community
- create una strategia basata sulle condivisioni delle immagini, questi post finiscono nei temi caldi e si ottiene veramente tanta interazione.
A proposito di Google e di Immagini questa settimana c’è stata una rivelazione che mi ha lasciato sorpreso: Eric Smith ha dichiarato che si sono resi conto dell’importanza delle immagini nel 2000, quando Jennifer Lopez si presentò ai Grammy Awards con un vestito verde, di Versace aggiungo io. Quella è stata la ricerca più popolare che loro avevano visto fino a quel momento.
E così nacque Google Immagini.
Precisiamo una cosa: mi ha sorpreso perché è chiaro che le persone non stavano cercando Jennifer Lopez per il vestito verde, la stavano cercando per quello che quel vestito non copriva.
Caro Eric, lì dovevi capire che non stava per nascere solo Google Immagini, ma anche YouPorn.
Sappiate invece che Google News nacque dopo i fatti dell’11 Settembre: Krishna Bharat, l’ingegnere che lo creò, si rese conto che non riuscivano a fornire informazioni aggiornate a tutti quelli che stavano cercando notizie sull’attentato proprio attraverso Google. Sia Google News che Google Immagini nascono dal famoso 20% di tempo libero che Google dava ai suoi dipendenti per lavorare ad altri progetti e nonostante nascano entrambi da un’esigenza di ricerca, abbiamo visto come l’origine sia ben differente.
4 pillole utili per te!
Ma ora è arrivato il momento del nostro rush finale con 4 ulteriori notizie che vogliamo segnalarvi:
Posizione numero 4: Skype che ha aggiunto la lingua Italiana alle sue traduzioni oltre al Cinese Mandarino: possiamo fare FastForward in cinese!
Posizione numero 3: Nicolò Ghibellini ci ricorda che per quanto riguarda i cookie di profilazione abbiamo tempo fino al il 2 giugno per adeguarci e informare gli utenti.
Posizione numero 2: Youtube ha cambiato le regole della monetizzazione in funzione dei nuovi servizi che sta per lanciare, come quello che attraverso un abbonamento toglie la pubblicità. Vi segnalo il video di Anna che approfondisce l’argomento
Posizione numero 1: Manuel Faè che segnala i principali trend nel mondo dei viaggi per il 2015 secondo il Tripbarometer, vi consiglio di leggere la ricerca perché è molto interessante
La risorsa della settimana invece è un metodo segnalato da Riccardo Mares che permettere di aggiungere il CTR per le Keyword nel report landing page di Google Analytics.
Per oggi è tutto, ci vediamo giovedì per un nuovo appuntamento 🙂