“Il mondo è bello perché è vario”. Mai proverbio risultò più azzeccato, che coi social network. Insomma: come fare a dire che uno è meglio dell’altro, che uno monetizza più dell’altro, che uno conviene più dell’altro? Variabili, troppe variabili dividono noi e le nostre rilevazioni da un risultato che sia certo e sempre valido.
Un esempio valido e calzante sono due ricerche riguardanti Pinterest e pubblicate rispettivamente da Zappos e Shopify.
Ripresa da BusinessInsider, la ricerca di Zappos è molto chiara. Il loro direttore Will Young ha spiegato che partendo dal portale, gli utenti sono molto più propensi a condividere ciò che stanno acquistando su Pinterest, rispetto a Twitter e Facebook. Al tempo stesso, però, i post su Twitter risulterebbero molto più redditizi: 33,66$ per ordine. Contro i 2,08$ di Facebook ed i soli 0,75 centesimi di Pinterest.
Quelli di Pinterest hanno evitato di commentare la news. E hanno sorriso, poi, nel leggere i risultati dello studio di Shopify. Partendo dai dati di 25mila negozi Shopify, è emerso che il referral traffic proveniente da Pinterest sia pari a quello generato da Twitter. Al tempo stesso, però, quanti giungono da Pinterest hanno il 10% di possibilità in più di concludere un acquisto, con un ordine medio di 80$. Il doppio rispetto a Facebook.
Shopify ha creato anche questa infografica, dalla quale emerge come Pinterest sia il terzo social network in ordine d’importanza e dunque possa giocare un ruolo importante per gli e-commerce.
Senza poi dimenticare il WebReevolution del Maggio scorso, dove Andrea Pernici ha mostrato un esempio in cui Facebook – aldilà dei suoi contenuti più o meno ‘seri’ e professionali – sia il social network in grado di portare più ricavi. “Il mondo è bello perché è vario”, appunto.
Ora viene il bello. Zappos o Shopify? Pinterest o Twitter? E allora Facebook?
È un buon esempio, quello appena analizzato, di come sia realmente difficile e difficoltoso affidare ad un social network lo scettro e bocciare contemporaneamente tutti gli altri. Le differenze tra i dati di Zappos e Shopify dimostrano come sia tutt’altro che semplice decidere se una piattaforma sociale è più vincente delle altre.
A influire sui momenti positivi e negativi dei vari Twitter, Facebook, Pinterest e via dicendo sono molteplici fattori: il periodo dell’anno, la crescita in quel dato momento dovuta magari ad un evento in particolare, alle condivisioni degli utenti e così via. Insomma, tanti fattori che rendono molto difficile pensare che queste ricerche possano rispondere a tutte le domande.
È più veritiero dire che esse rispondono semplicemente ad un caso specifico, ma che non possono valere sempre e in ogni situazione.
Siete d’accordo?
Non so se siete d’accordo ma credo che molto del valore che si riesce a produrre tramite i social sia legate alle strategie di fidelizzazione e contenuto che vengono messe in piedi su un determinato servizio.
Certamente Pinterest ha goduto di una grande fortuna e forse i dati riportati si spiegano proprio grazie all’Hype che si è creata intorno al servizio.
Per cui si, penso proprio che le variabili siano legate a fattori contingenti e non possano essere generalizzabili
Ritengo che la tipologia di mercato sia fondamentale per scegliere la piattaforma social da sfruttare per le proprie strategie.
Pinterest è un prodotto fisiologicamente adatto per il settore fashion, per la fotografia e per qualsiasi altri comparto strettamente legato all’immagine.
Twitter ha invece una spiccata propensione all’immediatezza e alla divulgazione delle informazioni, pertanto i suoi utenti possono essere più propensi ad aprire un link, ma magari a non andare oltre il primo step.
Facebook è tremendamente generalista e “mainstream”, ma chiaramente su certi target di età funziona meglio degli altri.
La combinazione di uno o più social può permettere ai brand (soprattutto se in possesso di un catalogo ampio e “variegato”, di più nicchie) di agire trasversalmente.
Non sono molto in accordo sulle differenze che hai proposto per i 3 social. Io penso sempre che ogni caso dica la sua e difficilmente si possa definire un taglio in modo così convinto ai vari social.
Su che basi hai elaborato queste idee?
Esempio cosa ti fa dire che Facebook funziona meglio su certi target di età?
Di che età parli giusto per darmi dei valori su cui poter ragionare?
È interessante per me capire come si formula una convinzione/idea rispetto ad un mezzo.