WebReevolution! è sempre più vicino. E’ l’evento di GT Idea in programma per il 16 Giugno a Roma, presso l’SGM Conference Center.
I numeri la dicono lunga sulla portata dell’appuntamento: 5 sale, 27 interventi e 33 relatori impegnati. Supererà ampiamente quota mille, poi, il numero di persone formate durante il tour di eventi GT: già superate le 900 presenze tra gli Study Days di Napoli e Bologna, ai quali si aggiungono i webinar del corso su Google+.
Un nuovo passo di avvicinamento a WebReevolution! lo compiamo oggi, intervistando i relatori della sala “Social”.
1. Tanti social a disposizione, puoi creare un solo account per il tuo cliente. Quale sceglieresti?
Valentina Lepore – cerchiala su Google+
Prima di prendere una decisione valuterei alcuni aspetti:
- La comunità di riferimento del mio cliente: in quale social si trova o dove potrebbe essere più semplice costruirla?
- Sono in grado di raccontare la storia del cliente/brand in questo social? (Se mi occupo di parole, ad esempio, ce la farei a raccontarlo su Pinterestche è invece votato all’immagine?)
- Il tempo che ho a disposizione è sufficiente per dedicarmi a questo tipo di social, per il tipo di business che intendo portarci?
- Il mio cliente è in grado di acquisire familiarità con questo social, se un giorno volesse rendersi autonomo?
Non esiste una scelta univoca, dunque a fronte di un investimento unico ci ragionerei caso per caso. Di certo la partita si gioca ancora tra i due big Facebook e Twitter, mentre Google Plus ha una storia ancora tutta da scrivere.
Se dovessi seguire i miei gusti ed essere di parte, suggerirei sempre Twitter, perché lo trovo più onesto, orizzontale e in qualche modo “rivoluzionario”.
Non sempre è possibile avventurarsi in questa scelta. A volte, però, può succedere di trovare il giusto mix di voglia di comunicare, creatività e pazienza… basta uno sguardo di pochi secondi, e capisci che il cliente è proprio quello giusto per cinguettare!
Claudio Vaccaro – cerchialo su Google+
La risposa giusta è “dipende dal cliente” 🙂
Per alcuni target specifici e obiettivi di business infatti è consigliabile Facebook, per altri è efficace sviluppare una presenza anche su Twitter, altri ancora potrebbero vivere benissimo solo con un canale YouTube.
Una volta determinato il target del prodotto/servizio/brand (B2B o B2C? qual è l’industria? Il settore? Il mercato di riferimento? Cosa fanno i competitor?) e gli obiettivi di business (awareness? acquisizione di traffico? acquisizione di contatti o vendite? fidelizzazione e crm? innovazione?) è molto più facile capire quali canali aprire e come gestirli, considerando le rispettive caratteristiche peculiari.
Daniele Ghidoli – cerchialo su Google+
Dipende dal business del cliente. Molto probabilmente opterei per una Pagina Facebook, ma andrebbe prima analizzato il target a cui si rivolge, il tipo di contenuti che andrà a pubblicare ed i suoi obiettivi. Ad esempio, per un’attività B2B Facebook potrebbe non risultare il canale ideale, ma anche per un business i cui potenziali clienti non sono su Facebook.
Prima di decidere se creare una presenza su Facebook per il proprio brand, bisognerebbe sempre verificare se il target a cui ci si vuole rivolgere sia effettivamente presente, grazie allo strumento di Facebook Ads che permette di avere una stima abbastanza precisa del numero di utenti che corrisponde a certi parametri.
2. Google+ e Facebook+Bing. Quale accoppiata ti sembra vincente?
Valentina Lepore
Ogni giorno che passa, Google+ fa un passo in più per integrarsi nell’universo Google. Ad oggi, sottovalutarne il potenziale è impossibile, anche per gli scettici, ed è evidente quanta importanza gli attribuisca Google stesso. Basti vedere l’ultima fusione in atto tra Google Places e Plus.
Mentre Bing, pur avendo l’integrazione con Facebook, mi sembra indietro dal punto di vista della ricerca, Google corre…e al di là dei giochi di forza, stargli dietro e starci dentro può essere una mossa vincente attualmente e per il futuro.
Claudio Vaccaro
Se ti riferisci alla possibile integrazione dei mondi Search e Social, nessuna delle due 🙂 Io credo molto nella specializzazione dei servizi. Se noti, storicamente sono pochissimi i servizi nati per rispondere a un bisogno (e che magari lo assolvono in maniera egregia) in grado di convincere gli utenti a utilizzarli per fare altre cose, a meno che non siano in grado modificare il bisogno stesso o crearne uno nuovo (Facebook è l’esempio principe: il bisogno di “social networking” era latente, ma prima di Facebook non era ancora stato implementato allo stato dell’arte).
Moltissimi ci provano, per ovvi calcoli di espansione del business ma pochi ci riescono, perché una delle leggi fondamentali che regolano l’uso dei servizi è l’abitudine. Le persone si affezionano a un’interfaccia e a un prodotto per fare quella cosa specifica: per capirci, non mi interessa per forza un frullatore che faccia anche il caffé. 🙂
In alcuni casi invece assistiamo a “migrazioni d’uso” (come nel caso MSN –> Chat di Facebook): chi tra i due big riuscirà a rispondere a un bisogno specifico con un’interfaccia specifica sfruttando i rispettivi asset probabilmente vincerà la sfida. Ma allo stato attuale, anche se si notano grandi manovre, non vedo né G+ né Facebook ancora in grado di prendersi una “fetta” di competenza del rispettivo competitor.
Daniele Ghidoli
Apprezzo l’integrazione social che sta facendo Google su tutti i suoi prodotti, per cercare di unire tutto sotto un unico social, però Google+ non sembra aver preso molto piede, almeno tra i non addetti ai lavori.
Mi ha invece sempre molto colpito l’implementazione della Social Search di Bing grazie a Facebook e le novità degli ultimi giorni.
3. Che spunti si riceveranno dal tuo intervento a WebReevolution?
Valentina Lepore
In una strategia online i social network sono diventati ormai un elemento fondamentale, se non indispensabile.
L’entusiasmo è sempre tanto quando si comincia, ma questo nella pratica si traduce in tempo, molto tempo per poter fare le cose bene, di cui a volte non si dispone…quindi ci vuole un pizzico di efficienza, oltre alla creatività.
Il mio intervento si concentrerà su Twitter, il luogo per eccellenza per innamorarsi dei social ma in cui è altrettanto facile perdersi nel flusso, travolgente o scoraggiante che sia, e rischiare di lasciarsi sfuggire le preziose informazioni che come azienda potrebbero interessarci.
Con il giusto approccio e gli strumenti adatti si può svolgere al meglio il proprio lavoro su questo social network…e con qualche piccolo “segreto” lo si può fare anche divertendosi, che non guasta mai.
Claudio Vaccaro
Affronterò il tema della fidelizzazione del traffico (ovvero visite e visitatori) di un sito utilizzando i Social Media.
Oggi i Social (Facebook in particolare) ci consentono di fare qualcosa che in passato potevamo solo sognare: conoscere il profilo e gli interessi dei nostri potenziali utenti e clienti acquisiti. Questo ci permette ad esempio di dedicare loro offerte mirate (nel caso in cui dobbiamo vendere online) oppure contenuti mirati (nel caso in cui ci occupiamo di news e media).
Con opportune azioni possiamo migliorare di molto il tasso di fidelizzazione e di soddisfazione, consentendo di ottimizzare i nostri investimenti in marketing (più utenti/clienti fidelizzati, meno pubblicità devo fare). Dopo una introduzione strategica, passeremo in rassegna una serie di strumenti e casi pratici per trasformare la conoscenza degli utenti in valore continuativo.
Daniele Ghidoli
Durante il mio intervento, vedremo tutte le più recenti novità lanciate da Facebook: i cambiamenti alle Pagine Facebook con la nuova Timeline e come sfruttarla al meglio.
Le nuove Open Graph App che utilizzano le Actions; le novità relative ai Facebook Ads… e molto altro!