Quanto dovrebbe durare il filmato ideale su YouTube? Quello in grado di catturare l’utente, senza annoiarlo e, anzi, convincendolo? Domande superflue, probabilmente. È un discorso, il nostro, che chiama in causa una moltitudine di variabili, alcune delle quali difficilmente misurabili e prevedibili. Eppure qualche indicazione sulla durata, qualche dato, potrebbe essere utile, o comunque interessante da visionare.
È un’analisi pubblicata su Social Bakers, che ha appunto preso in considerazione il numero di visualizzazione di una serie di video negli USA, per capire qual è la lunghezza che tiene incollate allo schermo il maggior numero di persone.
L’indagine, che ha preso in considerazione i video di 300 canali dedicati ad ambiti differenti, ha mostrato come i video della durata compresa fra 16” e 120” facciano, da soli, il 50% delle visualizzazioni totali.
In generale, poi, le percentuali più alte vengono registrate per i filmati che si tengono sotto i 2′ complessivi: ‘cotti e mangiati’, risultano efficaci e fruibili in pochi attimi dall’utente, spesso di fretta, distratto da altro e, sempre più di frequente, collegato da smartphone e tablet. E, si sa, qui i tempi della navigazione si riducono in modo importante.
Social Bakers, del resto, fa notare come anche strumenti dal lancio recente mirino a micro-filmati: Vine e Instagram vanno dai 6” ai 10”. Non di più.
L’eccezione che conferma la regola, poi, sono alcune categorie specifiche. Come i video-games. Qui la maggior parte dei canali punta su video che partono da un minimo di 3′. Alla base, la necessità di creare storie, o comunque contenuti, in grado di invogliare l’utente ad acquistare il gioco. Immedesimarsi nel personaggio, nelle nuove funzioni, nell’avventura o nel contesto storico, per volerne far parte.
“Quanto dura il filmato ideale?”, allora, diventa un quesito quasi inutile.
Dipende dal prodotto, dipende dal messaggio. Anche se breve, forse, è meglio.