5 statistiche per rivalutare LinkedIn


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Un dato per aprire il post: LinkedIn ha visto aumentare il suo traffico del +4000% nell’ultimo anno. Sarà una roba più vicina agli USA, saranno le tante novità lanciate in questi mesi, ma LinkedIn ha saputo sopravvivere nel tempo in un mercato, quello dei Social Network, dove i generalisti Facebook, Twitter e Google Plus dominano o ci provano. LinkedIn si è ritagliato uno spazio importante: è la piattaforma riservata ai professionisti, così vuole porsi e così viene percepita e utilizzata dai suoi iscritti.

“Perché dovrei puntare su LinkedIn e accollarmi un altro profilo da aggiornare, seguire, gestire?” è un quesito sacrosanto. Con l’aiuto del post pubblicato su The Next Web, elenchiamo e approfondiamo 5 statistiche che riguardano LinkedIn e che, in qualche modo, ne mostrano il valore e le potenzialità.

+48% di traffico ai siti aziendali rispetto a Facebook

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Se Twitter e Facebook sono le prime fonti di traffico al mondo per storie, notizie e in generale per il mondo dell’editoria, LinkedIn ha un altro primato. Un’indagine di Econsultancy rivela, infatti, che il traffico portato dalla piattaforma alle homepage di siti aziendali è superiore di quasi quattro volte ai ben più titolati concorrenti:

  • LinkedIn al 64%
  • Facebook al 17%
  • Twitter al 14%

News, contenuto preferito del 53% degli utenti

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È un dato diffuso dalla stessa LinkedIn. Utile per farsi un’idea della tipologia di contenuti più amati dagli iscritti: nel 53% dei casi la preferenza va alle news del settore in cui la persona opera. In particolare le ricerche, le indagini ed i numeri la fanno da padrone. C’è anche un 43% che è interessato alla news più secche, come quelle riguardanti l’operato, le novità di un’azienda.

Queste possono essere indicazioni utili a quanti condividono con assiduità i loro contenuti su LinkedIn, per capire cosa (in generale) riscuote maggior successo.

Gli orari di LinkedIn

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Magari siete tra quelli che agli orari non ci credono. Però un’indicazione su quando postare LinkedIn ve la fornisce. È il Social Network dei professionisti: il tardo pomeriggio, le serate ed i week-end sono i tempi morti. Contrariamente a Facebook, la piattaforma del tempo libero (e non solo), dove postare un contenuto in orario serale vuol dire comunque garantirsi una buona efficacia.

Un post raggiunge in media il 20% dei contatti

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Solitamente la porzione di utenti raggiunta da un singolo post è pari al 20% circa dei suoi contatti. In questo contesto s’inserisce il numero dei post mensili, con LinkedIn che consiglia almeno 20 pubblicazioni mensili. Come minimo, perché la stessa società consiglia, poi, anche 3-4 pubblicazioni quotidiane e quindi un totale di 80 post al mese. Forse un po’ troppi, difficile starci dietro.

Dipendenti e collaboratori condividono tra loro

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L’impegno attorno a un profilo o ad una Pagina è generato anche dai collaboratori, dai dipendenti di questa stessa società. La statistica: persone che lavorano per uno stesso marchio hanno palesato il 70% delle possibilità in più di condividerne gli aggiornamenti, le notizie, i post rispetto a qualsiasi altro iscritto e seguace di un brand.

E altri consigli

Nuove dritte su LinkedIn sono quelle contenute in questo post di Alessandro Franza.

E tu quali consigli vuoi aggiungere?

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