Giusto due giorni fa Google ha pregato le aziende di non utilizzare Google+ per creare profili aziendali: è in arrivo qualcosa di molto più evoluto, una piattaforma ideata appositamente per le aziende, da abbinare ad un social network già impostato di per sé sulla valorizzazione del lavoro, delle esperienze professionali di ogni singolo utente.
Aspettate… mi ricorda qualcosa: LinkedIn. O sbaglio?
Se ne parlava oggi in questo articolo, su The Next Web, dove appunto si ricorda come LinkedIn sia stato, dal 2003 e almeno sino a qualche giorno fa, la piattaforma sociale in grado di mettere in collegamento professionisti e aziende in rete.
Ma Google+ è Google+, figuriamoci poi se a Mountain View promettono di lanciare un servizio totalmente dedicato alle aziende, in grado di integrare visibilità, promozione del brand e tools di natura tecnica come AdWords. Tutto insieme, per un pacchetto davvero eccezionale.
Tutto questo, mentre – si legge su The Next Web – LinkedIn si perde nella sua colpa più grande: quella di non aver mai innovato il prodotto originale, quello del 2003. E in effetti di idee che hanno sconvolto, migliorato la piattaforma non se ne ricordano e soprattutto non se ne prevedono.
Che Google+ non faccia la corsa su Facebook, trattandosi probabilmente di un prodotto destinato a un altro target, sembra evidente.
E’ altrettanto evidente, però, che nella correlazione “social e business” Big G sia destinato a battere tutti…