Google+ raggiunge la cifra di 400 milioni di utenti registrati. Con 100 milioni attivi mensilmente.
A dare la notizia è Vic Gundotra, Senior Vice President di Google, sul proprio profilo di Google+.
È passato circa un anno da quando Google+ ha aperto le porte a tutti gli utenti. A fine Giugno gli utenti registrati a Google+ erano 250 milioni. Questo significa che in soli due mesi e mezzo Google+ ha guadagnato 150 milioni di utenti, circa 65 milioni al mese.
Se consideriamo che Facebook conta attualmente 955 milioni di utenti, si nota come Google+ conti circa il 40% della popolazione di Facebook.
Oltre la metà di questi utenti accede da mobile, dove Google+ la fa da padrona. Infatti – secondo alcuni studi indipendenti – 36 milioni di utenti hanno effettuato l’accesso a Google+ solo da mobile, a differenza di Facebook dove questa cifra è di 28 milioni. È altamente probabile che questi numeri siano stati fortemente influenzati dalla presenza di Google+ negli smartphone Android che montano la versione 4.0.
Ritorniamo un momento a Giugno scorso, quando gli utenti attivi mensilmente erano 150 milioni. Ovvero 50 milioni in più rispetto ad oggi.
Una precisazione, a questo punto, è doverosa. Google+ non è in calo e la spiegazione è presto data. I numeri di Giugno erano riferiti a tutte le interazioni con Google+: a chi ha usato le cerchie in GMail o all’utente Android che ha fatto +1 su un’app. I dati odierni, invece, sono riferiti al solo plus.google.com (mobile e applicazione compresi).
Possiamo dire che un utente su 4 è attivo su Google+.
Voi ci siete? Come giudicate la crescita del social network di Google?
Che futuro ha Google+?
Credo che mai come in questo caso i dati davvero significativi siano più quelli sull’utilizzo che non quelli sul numero di utenti registrati al servizio.
Questo perché chiunque voglia utilizzare un servizio di google diviene automaticamente un utente di g+. Il dato sulla crescita degli iscritti andrebbe perciò letto insieme ai dati sugli iscritti ai servizi di google e sulla diffusione dei dispositivi android.
Quanto al futuro del servizio non ho le idee chiare, personalmente lo accolsi con un certo entusiasmo e ancora lo trovo un servizio per molti aspetti davvero superiore a tanti altri. Solo, mi sembra che la strategia di marketing non sia stata corretta. Piuttosto che puntare sugli elementi di differenziazione si è scelto di rincorrere i concorrenti sul proprio terreno e questo secondo me è stato un errore.
Penso ad esempio al poco spazio che venne dato, al momento del lancio, alla funzione di aggregazione di news (che con la mole di dati in possesso di google poteva davvero essere una killer application) che ora è una caratteristica richiesta e utilizzata (come dimostra il successo di servizi come Prismatic)
Ciao El_Pinta,
non posso che darti ragione, il vero dato da guardare è quello relativo al numero di utenti considerati attivi (e in questo caso sappiamo che l’utente attivo è quello che realmente accede a Google+, dato che i dati sono riferiti a plus.google.com).
Il numero di utenti registrati è poco significativo, ma riesce almeno a far capire quanti siano gli utenti che lo hanno provato almeno una volta, o almeno quanti utenti sanno che esiste (e per esperienza personale lo hanno sentito nominare praticamente tutti).
Forse la strategia di marketing non è corretta, ma ogni mossa ha un aspetto negativo e uno positivo, l’innovazione all’utente medio non piace, nessuno è contento dei cambiamenti (piccolo esempio, a quanti piace Windows 8?).
Hai ragione a dire che ogni mossa ha un aspetto positivo e negativo.
Io ragionavo sulla base della curva di adozione dei social. È verissimo che l’utente medio non è attratto dall’innovazione, ma è altrettanto vero che gli early adopters spesso sono attratti da funzionalità che non trovano altrove e sono proprio questi utenti che poi determinano una parte del successo del servizio.
Personalmente credevo molto in funzionalità che g+ ha tralasciato, ma ovviamente io faccio testo solo per la mia singola esperienza di utente.
Certo vedere che quelle funzionalità poi vengono sviluppate da altri e hanno successo mi fa pensare che forse non avevo proprio tutti i torti.
Io resto un fan di g+ ma temo che per un po’ ancora resterà un servizio minoritario, purtroppo
Davvero bei dati, ma gli utenti unici solo in Italia invece?
Ciao stefano,
questi dati non sono stati rilasciati, ma se ci atteniamo alle vecchie stime considera l’1.5-1.8% del totale.