Mark Zuckerberg. Uno dei grandi perdenti del 2012. Lo scrive Business Insider.
Perché Mark, fondatore di Facebook, qualche mossa l’ha sbagliata. Quest’anno non potrà, se sarà realista, ricordarselo come il migliore mai trascorso.
Il 2012 è stato l’anno dell’ingresso del suo gruppo in Borsa. Disastro. Le azioni, da Maggio a oggi, hanno perso il 28% del loro valore di partenza. Se Facebook valeva tanto, ora vale meno. Decisamente meno. Ecco perché Mark è uno dei grandi perdenti di questo 2012: ha perso denaro, ha acquistato (e snaturato) Instagram, ha introdotto una serie di innovazioni che gli utenti non hanno apprezzato. Non sempre, non proprio.
L’impressione, forse sbagliata, che arriva da Menlo Park, è quella di avere ben poco a cuore l’opinione degli utenti. Proprio loro. Quel miliardo di utenti attivi, che ogni giorno popolano le pagine del social network. Un abitante su sette, al mondo. Più di tutti gli altri, nonostante tutto.
Mark, povero lui, i conti deve farli soprattutto con chi ha investito nel suo giocattolo. Fare soldi, le parole-chiave. Pronti, via. Sponsored Post, gli aggiornamenti di stato a pagamento, i Promoted Video. E, ultima tra le idee, i messaggi a pagamento: sborsi un dollaro, il tuo messaggio supera ogni barriera e viene inviato nella cartella “Posta In Arrivo” dell’utente desiderato. Se lo conosci, poco importa. Hai pagato, va bene così.
Meno utenti, più soldi. Un’esigenza per Mark. Che deve aver imparato una cosa: gli utenti si arrabbiano, ma è su Facebook che trovano, la gran parte di loro, amici e interessi. Rimarranno, allora. Forse.
Del resto, se cambiamento dovrà essere, Google+ o chi per lui impiegherà molto, moltissimo tempo per fare suo lo scettro che spetta a chi domina.
Mark, il grande perdente del 2012, ha i numeri dalla sua. Solo quelli. E potrebbero non bastargli.
Io penso che la causa del crollo del valore azionario sia da addebitare in gran parte ad un prezzo di partenza errato. Per quanto riguarda gli introiti pubblicitari invece il problema numero uno è rappresentato dall’impossibilità di visualizzare gli annunci a pagamento sugli smartphone e sui Tablet. Infatti hanno introdotto le notizie sponsorizzate che risultano effettivamente fastidiose a lungo andare. I messaggi privati a pagamento mi fanno invece rabbrividire. Non è facile coniugare le esigenze degli investitori con quelle degli utenti finali. Secondo me più sposti l’asticella verso la pubblicità più scontenti gli utenti. Però Facebook è il social network ormai, è difficile passare ad altro.
Non posso che essere d’accordo con te nel senso che tutti questi modelli di Business si fondano quasi interamente sull’adv e dunque in un modo o nell’altro bisogna tenerseli. Onestamente non trovo tutto questo fastidio nell’adv anche perché essendo del settore tendo ad ignorarli completamente.